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Tirrenica, On. Nicchi: “Il Governo sollevi Bargone da Commissario”

La deputata grossetana in un’interrogazione parlamentare: “Palese conflitto d’interessi”

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GROSSETO – “Siamo di fronte a un palese conflitto d’interessi. Il Commissario per l'autostrada Cecina-Civitavecchia, colui che dovrebbe vigilare sulla costruzione dell’opera, è anche presidente della Sat, la Società Autostrada Tirrenica. La persona che deve controllare il progetto non può essere la stessa persona che attua il progetto. Praticamente il Dottor Bargone è controllore di se stesso”.

E’ quanto afferma la deputata grossetana Marisa Nicchi (Sel), in un’interrogazione al ministero delle Infrastrutture, nella quale l’Onorevole chiede al Governo di chiarire la posizione di Bargone: “I suoi due incarichi non sono conciliabili – sostiene Nicchi – Finché sarà alla guida della Sat, non può ricoprire il ruolo di Commissario dell’autostrada Cecina-Civitavecchia. Se Bargone intende rimanere ai vertici Sat, il Governo deve procedere a revocare il suo ruolo da Commissario”.

“Questa vicenda e quest’opera così impattante meritano trasparenza” conclude Nicchi, che si domanda: “Quali garanzie può offrire un Commissario che allo stesso tempo ha interessi economici nella costruzione dell’Autostrada? E quali risposte intende dare il Governo di fronte ai tanti cittadini che da anni si interrogano sulla fattibilità e sulla sicurezza dell’opera?”

L’Onorevole Nicchi, insieme alle altre parlamentari di Sel, domenica 17 novembre parteciperà alla manifestazione contro l’Autostrada Tirrenica che si svolgerà nel grossetano. “Questo progetto – spiega Nicchi – comporta il furto della via Aurelia, quale bene collettivo che deve restare al servizio della comunità. Si vuole realizzare un’autostrada dove non ce ne è alcun bisogno essendo l’attuale Aurelia a quattro corsie più che sufficiente, come del resto appurato anche dall’Europa. Spendere denaro inutilmente e gravare sui cittadini con un altro balzello non va bene. Cittadini ed enti locali devono essere ascoltati”.

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