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Convegno “I Carnevali della Toscana” per il Carnevaletto da 3 soldi di Orbetello

Venerdì 28 febbraio

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ORBETELLO - In programma venerdì 28 febbraio il I Convegno “I Carnevali della Toscana” (ore 10 – locali dell'ex Polveriera Guzman – Orbetello). L'iniziativa nasce dalla precisa volontà dell'assessorato al turismo del Comune di Orbetello di dare al Carnevaletto da 3 Soldi una nuova veste, un retroterra culturale che alla manifestazione mancava fin dalla sua fondazione.
Questo è stato possibile grazie al lavoro di Babara Uloremi che ha eseguito uno studio inerente le origini e l'aspetto demo-antropologico della manifestazione, "Il Carnevaletto da Tre Soldi di Orbetello - le discontinuità di una tradizione vitale tra patrimonio culturale e bisogno di festa", e che ha accolto l'appello del vicesindaco, Marcello Stoppa, facendosi carico, con il fondamentale supporto tecnico dell'amministrazione comunale, dell'organizzazione del convegno.
L'appuntamento fornisce finalmente alla manifestazione una dignità che fin'ora le era stata negata in quanto, nata come appuntamento ludico–intrattenitivo, non ne è mai stata sottolineata la fondamentale importanza come tradizione che fa parte, in modo consolidato, del bagaglio culturale del territorio.
Durante il convegno, oltre a essere illustrati i risultati della ricerca eseguita dalla dottoressa Uloremi, saranno trattati anche temi di diversa natura e illustrate le principali manifestazioni carnevalesche della Toscana.
Ciò sarà possibile grazie alla presenza di illustri relatori: Pietro Meloni, ricercatore di Storia delle Tradizioni Popolari dell'Università degli Studi di Siena; Andrea Mazzi, che interverrà per conto della Fondazione Carnevale di Viareggio; l'assessore alla cultura del Comune di Foiano della Chiana, Marcello Fatucchi; il presidente del carnevale di Follonica, Domenico LoBianco. A coordinare i relatori interverrà il giornalista Gabriele Carotti. Il convegno sarà aperto a tutti, ma è rivolto principalmente agli studenti delle scuole del territorio. La collaborazione con le scuole, infatti, è un elemento imprescindibile per la sopravvivenza stessa della tradizione: far conoscere e apprezzare la cultura del carnevale ai giovani è sempre stato un obiettivo perseguito con determinazione dall'Associazione Carnevaletto. “E' un'iniziativa unica nel suo genere, promossa dall'associazione e dal vicesindaco, che presenterà una panoramica completa della festa così per come si celebra in Toscana – commenta il presidente dell’Associazione, Paolo Giacomelli - per motivi di tempo e di spazio siamo stati in grado di invitare soltanto cinque relatori, ma questa prima esperienza potrebbe dare vita a una serie di conferenze di cui Orbetello potrebbe diventare il centro e potremmo avere la possibilità di confrontarci ogni anno con modalità di festa e luoghi sempre diversi”.
E' importante sottolineare che questo è un evento unico nel suo genere, che offre una nuova chiave di lettura non solo del Carnevaletto, ma anche del carnevale come tradizione, spesso sottovalutato per le caratteristiche di gioia e colore tipiche della festa e che invece risulta un importante appuntamento per molte realtà associative toscane. Di seguito offriamo brevi cenni biografici su alcuni dei relatori che interverranno al convegno.


Pietro Meloni, è dottore di ricerca in “Antropologia, Etnologia, Studi culturali”, presso l’Università degli Studi di Siena. Fa parte del gruppo di ricerca sul patrimonio culturale coordinato dal prof. Fabio Mugnaini.
Ha condotto ricerche in Toscana nel campo della cultura materiale, del consumo e del patrimonio, occupandosi di feste, tradizione orale formalizzata, enogastronomia, artigianato, filiere produttive e Made in Italy, memoria, paesaggio, senso dei luoghi.
Ha lavorato per conto della Regione Toscana, della Fondazione Musei Senesi e di associazioni locali, organizzando archivi della memoria e collaborando alla realizzazione di alcuni ecomusei nella provincia di Siena.
Collabora con le contrade di Siena all’organizzazione di eventi e ricerche sui temi della vita quotidiana,  della rappresentazione del territorio e dei “piccoli patrimoni”.
Dal 2009 collabora alle attività didattiche del corso di Antropologia dell’Arte e delle Rappresentazioni dell’Università degli Studi di Siena. Dal 2011 collabora all’insegnamento di Antropologia dei patrimoni culturali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze e collabora con l’Università di Siena sui temi del patrimonio e della tradizione.
Ha pubblicato articoli sui temi del patrimonio e della cultura materiale, tra i quali il volume I modi giusti. Cultura materiale e pratiche di consumo nella provincia toscana contemporanea (Pacini 2011, vincitore del premio Costantino Nigra, premio nazionale di antropologia) e la curatela, insieme a Fabio Dei e Silvia Bernardi La materia del quotidiano. Per un’antropologia degli oggetti ordinari (Pacini 2011). Di prossima pubblicazione, Il tempo rievocato. Antropologia del patrimonio e cultura di massa (Mimesis 2014) e, con Fabio Dei Antropologia della cultura materiale (Carocci 2014).

Barbara Uloremi è una giornalista pubblicista, laureata in discipline etno-antropologiche,  con una grande passione per lo studio delle tradizioni popolari. Ha svolto una lunga attività per il quotidiano "Il Tirreno" come corrispondente dal territorio di Orbetello, Monte Argentario e Capalbio in particolare, ma, al bisogno, ha coperto tutto il territorio della Maremma grossetana, occupandosi di ogni tipo di cronaca. Attualmente lavora per un'associazione culturale per la quale svolge servizio di ufficio stampa e cura la rassegna collegata, CapalbioArt, il sito internet www.capalbioart.it e la pagina Facebook. Collabora, inoltre, con le riviste "Maremma Magazine" e "Le Antiche Dogane" e con il quotidiano on line “Qui Grosseto-Corriere Nazionale”

Andrea Mazzi, viareggino, 36 anni, giornalista professionista, lavora all’Ufficio Stampa della Fondazione Carnevale di Viareggio. Ha due lauree: in filosofia e storia. Ha pubblicato due libri sul Carnevale di Viareggio nel 2002 e nel 2005. Il secondo libro è la pubblicazione della sua tesi di laurea in storia moderna e contemporanea, dedicata al Carnevale di Viareggio. Tesi che ha vinto la prima edizione del premio Mei, indetto dalla Federazione Italiana dei Carnevali, per la migliore ricerca scientifica sul Carnevale. Sul tema ha vinto anche una borsa di studio della Provincia di Lucca.

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